Con l’arrivo dell’autunno il desiderio di assaporare pietanze calde inizia farsi spazio nella propria cucina. L’idea di una cena leggera e calda prima della visione di un bel film sfiora le menti di tutti. Quindi, perché non optare per il brodo? Il brodo di pesce potrebbe essere un valido sostituto del brodo di carne, grazie alle sue proprietà e l’assenza di calorie.
Ma se vi consigliassimo quale pesce per il brodo è meglio utilizzare? Ecco un piccolo approfondimento che vi offrirà una panoramica delle specie in genere più utilizzate per la preparazione di questa pietanza.
La storia del brodo di pesce
Il brodo di pesce, chiamato anche “brodetto di mare”, nasce come piatto povero della tradizione culinaria marittima. L’umiltà di questo piatto sfrutta tutti i benefici del pesce, anche i suoi scarti, per creare brodi nutrienti. È un piatto che si è evoluto nel tempo e nello spazio partendo dall’Asia per arrivare alle comunità costiere europee nel Medioevo, passando poi per l’epoca moderna e contemporanea.
In tutti questi viaggi, il brodo di pesce è stato utilizzato in ricette differenti adattandosi alle varie culture.
Quali sono i pesci da brodo?
Sono tante le specie che è possibile utilizzare per cucinare un brodo di pesce squisito, in particolare tutte quelle che non sono troppo grasse e dal sapore delicato.
Ci riferiamo a queste tipologie di pesci per brodo:
Al contrario vengono usati meno frequentemente il salmone, la trota salmonata, il pesce persico, l’aringa e lo sgombro che hanno delle carni più grasse.
Come si fa il brodo di pesce?
Il brodo di pesce è una delle basi della cucina e può rendere un piatto semplice molto saporito. Infatti, grazie alla cottura in acqua bollente è possibile estrarre dal pesce amminoacidi, sali minerali e vitamine.
I principali ingredienti sono l’acqua, il pesce o alcune loro parti, ortaggi e condimenti.
Prepararlo è semplice: è necessario sfilettare il pesce e mettere da parte gli scarti, poi lavare tutto bene ed eliminare le tracce di sangue. Pulite poi il porro, il sedano, la carota, la cipolla e i rametti di prezzemolo.
Una volta tagliati a pezzetti gli ortaggi è necessario riempire una pentola capiente e coprirla con 3 litri di acqua da portare a ebollizzione in cui versare tutti gli alimenti affettati. Una volta arrivata a ebollizione ridurre la fiamma e rimuovere la schiuma formatasi in superficie.
Aggiungere poi alloro, pepe e sale e, per conferire un gusto più deciso, pomodoro e prezzemolo.
Lasciate cuocere per 40 minuti ma assicuratevi che la cottura non sfori questo tempo perché il brodo potrebbe diventare torbido.
Una volta portata a termine questa procedura filtrate il brodo con un colino e rimuovete le parti solide, poi lasciate raffreddare e conservate in frigorifero.
Proprietà e benefici del brodo di pesce
Come anticipato, il brodo di pesce apporta diversi benefici e presenta tanti vantaggi per la salute. In particolare, essendo poco calorico, è perfetto per garantire idratazione corporea. Inoltre, contiene sali minerali come fosforo, potassio e sodio, iodio, poche vitamine principalmente del gruppo B e carotenoidi, peptidi o amminoacidi liberi e solforati, collagene, amminoacidi glicina, prolina e, per finire, acidi grassi di buona qualità.
Grazie a tutti questi elementi, il brodo di pesce garantisce alcuni vantaggi per la dieta facilitando la digestione e migliorando la salute dell’intestino, supportando il sistema immunitario prevenendo malattie e infezioni. Inoltre, favorisce l’idratazione del corpo, essendo composto principalmente d’acqua, e proprio per questo motivo è consigliato durante la convalescenza.
Ci sono poi ulteriori vantaggi, come la versatilità. Il brodo di pesce non viene usato solo per minestre o zuppe bensì anche nei primi piatti come il risotto, conferendogli un sapore inconfondibile.
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