Il branzino, chiamato anche spigola o, secondo il nome scientifico, Dicentrarchus labrax, è un pesce altamente diffuso nel bacino del Mediterraneo. Come vedremo in seguito, il branzino ha ottime proprietà nutritive, che lo rendono un perfetto alleato delle diete salutari.
In seguito, ci concentreremo sul suo contenuto di lipidi e scopriremo se il branzino è un pesce magro o grasso. Per cominciare, però, precisiamo brevemente quale sia la differenza fra queste due categorie.
Differenza fra pesce magro e pesce grasso
Prima di parlare delle differenze fra pesce magro e pesce grasso è necessario premettere che stabilire univocamente a quale categoria una specie appartenga non è semplicissimo, in quanto la percentuale di grasso delle carni varia a seconda di numerosi fattori quali la stagione, la salinità dell’acqua, il nutrimento e via dicendo. Detto questo, quali sono le percentuali di grasso che determinano se un pesce sia magro o grasso?
Si definiscono pesci grassi quei pesci il cui contenuto di grasso è superiore al 9% del peso totale. In questa categoria rientrano pesci come il salmone, lo sgombro e l’anguilla.
Si parla invece di pesci magri quando la percentuale di grassi contenuta nelle carni è inferiore al 3%. Alcuni esempi di pesci magri sono il merluzzo, la sogliola, la trota, la razza e l’orata. Fra i due vi è poi una categoria intermedia: quella dei pesci semigrassi, come il sarago, il tonno, il cefalo o il pesce spada. Può capitare, inoltre, che alcune orate abbiano un contenuto di grassi superiore e vengano considerate non più magre, ma semigrasse.
Un altro fattore che distingue i pesci magri da quelli grassi è il contenuto calorico. Indicativamente, si può dire che i pesci grassi apportano oltre le 120 calorie ogni 100 g di parte commestibile, i semigrassi fra le 100 e le 120 ed infine i magri fra 60 e 90.
Attenzione però: che un pesce sia grasso e dall’alto apporto calorico non significa necessariamente che sia anche poco salutare. Si parla infatti principalmente di grassi definiti essenziali, come gli omega-3. Inoltre, i pesci grassi hanno generalmente un contenuto superiore di vitamina A, B, E e D.
Ora che abbiamo chiarito la differenza fra le due categorie, rispondiamo alla nostra domanda iniziale: il branzino è un pesce magro o grasso?
Il branzino: pesce magro o grasso?
Il branzino ha un contenuto di grassi pari al 2,6% circa del peso totale. Tornando alle definizioni riportate nel paragrafo precedente possiamo dunque facilmente riconoscere che si tratta di un pesce magro. Naturalmente si tratta di una percentuale indicativa, influenzata, come già accennato, da numerosi fattori.
Generalmente i pesci provenienti da allevamenti intensivi hanno un contenuto di grasso maggiore rispetto a quelli selvatici o allevati in mare aperto, in condizioni simili a quelle naturali. I branzini cresciuti negli allevamenti sostenibili di Aqua de Mâ, ad esempio, crescono tonici, magri e sani, caratteristiche facilmente riscontrabili nella qualità delle loro carni.
I valori nutrizionali del branzino
Finora ci siamo concentrati unicamente sul contenuto di lipidi delle carni di branzino. Scopriamo ora quali sono gli altri valori nutrizionali del Dicentrarchus labrax.
100 g di branzino offrono un apporto calorico pari a circa 82 calorie, le quali sono ripartite per l’81% in proteine, per il 17% in lipidi e per il 2% in carboidrati.
Più precisamente, ecco di seguito l’elenco del contenuto nutrizionale relativo a 100 grammi di parte edibile:
- Acqua: 79 g
- Proteine: 16,5 g
- Lipidi: 1,5 g
- Zuccheri solubili: 0,6 g
- Vitamina B1: 0,11 mg
- Vitamina B2: 0,16 mg
- Vitamina A: 15 Qg
- Vitamina B9: 9 Qg
- Vitamina C: solo alcune tracce
- Potassio: 307 g
- Calcio: 20 mg
- Fosforo: 202 mg
- Ferro: 4,1 mg
- Magnesio: 29 mg
- Zinco: 2,1 mg
- Rame: 0,7 mg
Proprietà e benefici
Come è facile osservare, il branzino è un pesce dall’alto contenuto di acqua e dal basso contenuto di lipidi. Queste caratteristiche rendono le sue carni facilmente digeribili, con proprietà idratanti e ottime per ripristinare i corretti livelli salini.
I grassi essenziali omega 3 fanno del branzino un ottimo alleato nella prevenzione dei disturbi cardiovascolari e nella riduzione del colesterolo cattivo.
Ancora, i minerali presenti nel branzino sono di aiuto per mantenere in salute l’apparato scheletrico. La vitamina B1 è essenziale per mantenere in buona salute il metabolismo ed il sistema nervoso, mentre la vitamina A è efficace per l’apparato visivo. Infine, menzioniamo le proprietà remineralizzanti del branzino, di grande aiuto contro l’anemia.