Il mare è un luogo tutto da esplorare, che nasconde misteri affascinanti sotto acque profonde. La biodiversità di questi ecosistemi marini è vastissima e le specie che li abitano hanno sviluppato nel tempo particolari adattamenti che dimostrano la malleabilità della natura.
Tra queste meraviglie, il mondo dei pesci è una rappresentazione di come la natura abbia saputo modellare creature capaci di affrontare le problematiche in modo originale e certe volte spiritoso. E forse, uno degli adattamenti più curiosi riguarda l’udito dei pesci.
Ma i pesci hanno le orecchie? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.
Come funziona l’udito dei pesci?
Ebbene sì, i pesci possono sentire i suoni e il loro udito si trova nella parte posteriore del cranio. Pare che queste creature abbiano la capacità di udire suoni con frequenze comprese tra i 16 e i 7.000 hertz, anche se non tutte le specie possono sentire l’intera gamma.
I pesci hanno le orecchie?
L’udito dei pesci, infatti, è meno strutturato rispetto a quello degli esseri umani, poiché privo sia dell’orecchio esterno che di quello medio.
Infatti, le onde sonore in acqua si diffondono con più facilità e ogni minima vibrazione viene avvertita con maggiore sensibilità. La comunicazione tra i pesci avviene per mezzo di suoni e attraverso vari movimenti, come l’oscillazione delle pinne, il movimento delle branchie o lo sfregamento di ossa e parti cartilaginee interne.
Il suono percepito dai pesci
Come accennato in precedenza, i pesci hanno una percezione particolare del suono poiché riescono a captare i suoni grazie alla vescica natatoria, che fa da amplificatore.
In moltissime specie, questa vescica è collegata all’udito tramite gli ossicini di Weber che permettono di avvertire variazioni di pressione nell’acqua, anche quelle impercettibili, tramite la pelle.
Ma non è finita qui, infatti queste creature sono dotate anche di un sensore, detto “linea laterale” che non è altro che un sistema di tubi sensoriali che percorrono i fianchi del corpo. Grazie a questi recettori, i pesci possono essere vigili al passaggio di altre creature o al cambiamento delle correnti.
Insomma, un vero e proprio radar naturale che agevola l’orientamento e la comunicazione.
La percezione del suono da parte dei pesci è la dimostrazione di come la natura riesca ad adattarsi a qualsiasi condizione. Tale malleabilità è solo una delle numerose meraviglie che il mare ci offre.
La biodiversità, inoltre, ci ricorda l’importanza di preservare questi ecosistemi fragili e ricchi di vita. Il mare, ancora in gran parte inesplorato, ci offre lezioni fondamentali su come l’equilibrio tra le specie e l’ambiente sia cruciale per la sostenibilità del nostro pianeta.
In questo contesto, aziende come Aqua De Mâ si impegnano attivamente nella protezione degli ambienti acquatici, adottando pratiche rispettose dell’ambiente per tutelare le risorse naturali e garantire un ambiente acquatico sano.
Proteggere le acque, le creature che le abitano e i delicati equilibri che le governano garantisce un futuro sano e prospero per tutte le forme di vita sia marine che terrestri.