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Come si chiama un gruppo di pesci

Come si chiama un gruppo di pesci

Avete mai visto dal vivo o in un documentario tanti pesci nuotare in maniera sincronizzata?

Questo comportamento è uno degli spettacoli più incredibili della natura, un esempio perfetto di cooperazione istintiva.

Scopriamo come si chiama un gruppo di pesci e quali vantaggi ottengono dal nuotare insieme.

Come si chiama un gruppo di pesci: nomi collettivi di animali

Nel mondo animale, il linguaggio si arricchisce di termini specifici per descrivere i gruppi di individui di una stessa specie che si muovono, si riproducono o cacciano unendosi in un certo numero. Si chiamano nomi collettivi di animali. Ad esempio, per gli uccelli si parla di stormo, per i gruppi di ovini si utilizza il termine gregge, ma come si chiama un gruppo di pesci?

Un gruppo di pesci si indica con il nome di banco. In biologia, infatti, “banco di pesci” indica un gruppo di animali marini (es. pesci, calamari, tonni) che nuotano in maniera sincrona per vari motivi che spiegheremo tra poco. Da non confondere con il termine “branco” che invece è utilizzato per definire un gruppo di animali carnivori che vivono sulla terraferma (ad esempio, un branco di leoni) che si muovono in gruppo ma in maniera più indipendente.

Perché i pesci si muovono in banchi?

Circa un quarto delle specie esistenti di pesci vive in banchi. Ma perché lo fanno? Sono tanti i benefici che traggono da questo comportamento, tutti legati alla sopravvivenza e all’efficienza:

  • Difesa contro i predatori. I pesci piccoli sfruttano l’effetto banco per confondere i predatori.
  • Maggiore facilità nella ricerca del cibo. I pesci grossi riescono in questo modo a controllare superfici più ampie di mare e impedire che sfugga la preda. Quando un pesce trova una fonte di nutrimento, il resto del banco può seguirlo rapidamente.
  • Maggiore successo nella ricerca di un partner. Muoversi in banco facilita l’incontro tra individui della stessa specie durante il periodo riproduttivo.
  • Vantaggio nel nuoto. I pesci in un banco sfruttano i vortici generati dagli altri per ridurre la resistenza dell’acqua, risparmiando energia.

I pesci che si muovono in banchi si definiscono gregari e alcuni lo fanno solo quando sono piccoli, oppure al momento di riprodursi o ancora quando il cibo è abbondante e concentrato.

Ad esempio, le orate e i branzini si muovono in piccoli gruppi o da soli, a seconda dell’età e della necessità di cacciare o riprodursi, mentre alcune specie di pesci nuotano in banchi molto compatti.

Un fenomeno biologico complesso

Il banco di pesci è un fenomeno che, oltre a essere affascinante, è il risultato di milioni di anni di evoluzione, in cui la natura ha modellato le strategie migliori per affrontare i pericoli dell’ambiente acquatico.

È uno degli spettacoli più incredibili naturali, difficile da osservare a causa del gran numero di esemplari coinvolti: solo grazie ai progressi di tecnologie come radar ed ecoscandagli è stato possibile effettuare degli studi.

Dietro il movimento armonioso dei pesci (possibile grazie alla linea laterale) si nascondono regole biologiche precise, che permettono loro di sopravvivere e prosperare nei mari e negli oceani. Comprendere questi fenomeni ci aiuta a scoprire meglio il mondo marino e ci ricorda quanto sia importante tutelare gli ecosistemi acquatici.