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Chi erano i liguri?

Chi erano i Liguri, storia della regione

Chi erano i liguri e cosa sappiamo sulle loro tradizioni, usanze? Un antico popolo italico che abitava l’area nord – ovest dell’Italia e sud-est della Francia, comprendente la Liguria, il Piemonte, la Toscana settentrionale e parte della Provenza. Stanziate per anni e anni nella regione, queste tribù sono considerate le più antiche popolazioni indigene d’Europa.

Nell’approfondimento scopriremo chi erano i liguri e il loro impatto sulla società antica e moderna.

Origini e storia dei Liguri

Menzionati dapprima dagli storici greci, che li descrivevano come un popolo autoctono presente già prima dell’arrivo dei Celti, si ritiene che la loro presenza sul territorio risalga all’Età del Bronzo (1800- 900 a.C.) La loro economia si basava solo su agricoltura, pastorizia e commercio e si disponeva nell’area montana, in modo da poter entrare in contatto con civiltà diverse, quali Etruschi, Greci e Romani.

Queste interazioni hanno poi influito su tradizioni, usanze e storia.

La cultura e lo stile di vita dei Liguri

La società ligure si basava su una struttura sociale tribale, ogni tribù aveva un capo ed era organizzata in clan familiari. Le abitazioni in pietra avevano posizioni strategiche e difensive per scongiurare possibili invasioni.

Linguisticamente, i Liguri parlavano una lingua indoeuropea, ma non ci sono fonti attendibili per testarlo. Le tribù erano politeiste e legate a elementi naturali, considerati sacri. In particolare, i boschi erano i luoghi di culto più importanti. La musica e la danza li accompagnavano durante le celebrazioni comunitarie rafforzando il senso di appartenenza.

Conflitti tra liguri e romani

Con l’arrivo dei Romani la vita dei Liguri cambiò drasticamente. I romani, a partire dal III secolo a.C. iniziarono a espandere il loro dominio verso nord, incontrando la resistenza dei Liguri. Le guerre tra le due popolazioni furono combattute tra il III e il II secolo a.C, culminando con la loro sottomissione.

Una volta sconfitti, i Liguri vennero deportati in altre regioni italiane, ma riuscirono comunque a mantenere alcune tradizioni proprie, tant’è che alcuni aspetti della cultura ligure influenzarono quella romana, in particolare nell’agricoltura e nelle tecniche di costruzione.

L’influenza dei Liguri sulla cultura moderna

Ancora oggi il patrimonio culturale dei Liguri si percepisce nella regione Liguria, con villaggi arroccati, terrazze coltivate. Ma non solo anche le feste legate alla natura e i riti propiziatori possono avere radici in antiche pratiche liguri. Così come la dieta mediterranea ligure, a base di pesce, olio d’oliva, erbe aromatiche e cereali, riflette un antico patrimonio di sapienza agricola e culinaria.

I Liguri e la mitologia

Secondo la mitologia, i Liguri erano considerati popoli antichissimi, alcuni autori come Plinio il Vecchio e Diodoro Siculo li descrivevano come i discendenti dei primi abitanti d’Europa. Si narra infatti che Ercole stesso avesse visitato la regione ligure durante una delle sue fatiche, sottolineando la profondità mitologica e simbolica attribuita a questo popolo.

I Liguri rappresentano una chiave di svolta nella storia italiana antica, offrendo uno spaccato di vita pre-romana e contribuendo a formare il substrato della regione ligure. Attraverso la loro storia di resistenza, assimilazione e adattamento, i liguri hanno lasciato un segno indelebile che perdura ancora oggi nella cultura e nelle tradizioni locali.

I Liguri e la pesca

I Liguri, oltre alle loro tradizioni e costumi, erano anche abili pescatori. L’uso di strumenti da pesca risale all’antichità e lo testimoniano alcuni reperti di reti utilizzate nel Neolitico per pescare nei laghetti alpini, si trattava di un sistema di cattura atto a soddisfare la richiesta di pesce.

Oltre alle reti, sono stati ritrovati anche degli ami probabilmente in osso, che alcune zone vennero sostituiti da quelli in bronzo e ferro, mentre le lenze erano fatte prevalentemente di lino e crine di cavallo o setole di cinghiale. Insomma, materiali abbastanza resistenti da sopportare gli strattoni del pesce catturato.

Arpioni e fiocine non mancavano, utilizzate ancora oggi da alcune popolazioni africane sia in mare che nei fiumi e nei laghi.

Con l’arrivo dei romani però la pesca ha subito una regolarizzazione, subentrando diritti e doveri, tra cui il rimborso nel caso di danni alle reti e l’imposta per la pesca nei fiumi e nei laghi. In mare la situazione era diversa, il pesce era di proprietà di colui che riusciva a pescarlo, in quanto così come l’aria o l’acqua anche il mare era un bene comune.

Con il passare del tempo poi, gli ami di bronzo vennero sostituiti con quelli in ferro, utilizzabili poche volte ma più resistenti.

Insomma, quella dei Liguri era una popolazione ricca di cultura, tradizioni, usanze e storia. In particolare, la pesca ha influito molto sui territori rendendo il mare una risorsa preziosa da custodire. Per questo, realtà come la nostra, Aqua De Mâ, preservano ogni giorno il territorio tenendo conto della sostenibilità.

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