L’impianto di acquacoltura sostenibile Aqua De Mâ è tra le imprese di settore che collaborano al progetto “AQuaBioS, la fattoria del mare” coordinato dall’ISPRA e finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2021-2027. Il progetto di ricerca è stato presentato giovedì 12 settembre presso la sede ISPRA di Livorno, con un evento di lancio che ha visto la partecipazione, oltre che dei partner di progetto, anche dei principali portatori di interesse e dell’amministrazione locale.
AQuaBioS coinvolge prestigiosi enti di ricerca italiani e francesi e aziende del settore con l’obiettivo di innovare le tecniche di acquacoltura incrementando la sostenibilità del sistema e diversificando le specie. Il partenariato transfrontaliero vede infatti la collaborazione, sotto la guida di ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Capofila di progetto), del Centro di Ricerca Stella Mare dell’Università di Corsica Pasquale Paoli, dell’Istitut Océanographique Paul Ricard, dell’Agenzia di ricerca della Regione Sardegna AGRIS; due le aziende del settore coinvolte nel partenariato: oltre Aqua de Mâ, le attività del progetto verranno supportate dalla partecipazione della Cooperativa San Leopoldo, con sede a Grosseto, da anni impegnata sul territorio nel campo dell’acquacoltura sostenibile.
AQuaBioS si propone di sviluppare e testare nuovi protocolli per la produzione di plancton e l’accrescimento di organismi marini, migliorando l’alimentazione, la riproduzione e la crescita di specie di interesse commerciale, anche innovative. Questo approccio contribuirà a ridurre l’uso di farine di pesce contribuendo a diminuire lo sfruttamento delle risorse ittiche selvatiche, limitando così l’impatto ambientale e migliorando il benessere dei pesci allevati. Tra gli obiettivi del progetto anche il ripristino della biodiversità e la conservazione degli ecosistemi marini.
Attraverso la creazione di una rete tra centri di ricerca e imprese del settore, “AQuaBioS” sperimenterà metodologie avanzate che saranno applicate anche in aree marine protette e zone costiere nell’area transfrontaliera, coinvolgendo partner italiani e francesi prestigiosi e con il coordinamento dell’ISPRA di Livorno. Centri di ricerca, università e agenzie regionali coinvolti nel progetto beneficeranno dei modelli sviluppati per finalità scientifiche, didattiche e di monitoraggio ambientale. Il progetto rappresenta un passo fondamentale verso un’acquacoltura sempre più sostenibile e responsabile, con benefici concreti per l’ambiente e le comunità locali.