L’orata è un pesce molto diffuso nel Mar Mediterraneo, apprezzatissimo in cucina per la sua carne pregiata, dal sapore delicato. L’orata può essere acquistata sia selvaggia, sia di allevamento, come quelle di Aqua De Mâ.
Prima di scoprire quale sia l’habitat orata, scopriamone le caratteristiche principali, così da avere maggiore familiarità con uno dei pesci più consumati nel nostro Paese. Proseguiremo con qualche consiglio sulla pesca, quanto vive questo pesce e, per finire, con una semplice ricetta a base di orata.
Caratteristiche dell’orata
L’orata, scientificamente chiamata Sparus aurata (in riferimento, rispettivamente, al genere ed alla specie), è un pesce di mare facente parte della famiglia Sparidae. Il nome (aurata) del pesce fa riferimento alla macchia dorata situata fra i suoi occhi, sulla fronte. Un’altra caratteristica dell’orata è una macchiolina nera sull’opercolo bronchiale.
L’orata ha una forma allungata e non eccessivamente affusolata (la si potrebbe definire quasi tozza) e fa parte di quelli che vengono definiti pesci tondi: pesci che nuotano utilizzando principalmente la pinna dorsale e con gli occhi da entrambi i lati della testa (a differenza dei pesci piatti, come la rana pescatrice). La mandibola è leggermente più corta della mascella; i suoi piccoli e numerosi denti sono capaci di rompere le conchiglie dei molluschi bivalvi, dei crostacei e degli altri frutti di mare di cui si ciba (ricci, lumache di mare e via dicendo).
Le squame che coprono il corpo dell’orata sono di un colore argenteo, con variazioni dal grigio, al bianco, fino al nero che contorna le sue pinne.
L’orata più comune ha una lunghezza fra i 20 ed i 50 cm, ma può arrivare a raggiungere una lunghezza anche di 70 cm. Il suo peso può arrivare fino a circa 6 o 10 Kg.
Un aspetto particolare dell’orata è che si tratta di un pesce ermafrodita: alla nascita il pesce è unicamente dotato di gonadi maschili, che, solo quando il pesce avrà raggiunto una certa grandezza, si trasformeranno in femminili.
Dove vivono le orate?
Dopo aver scoperto qualche sua caratteristica, parliamo ora dell’habitat dell’orata.
L’orata è un pesce di mare che vive sia nel Mar Mediterraneo (è comunissimo nei mari italiani), sia nel versante europeo dell’Oceano Atlantico. Tende a prediligere le zone costiere, dove è comune trovarle tra i 5 ed i 150m di distanza dalla costa e ad una profondità non superiore ai 30m. Tuttavia, è possibile incontrare banchi di orate anche in mare aperto.
L’orata predilige i fondali sabbiosi o duri, e temperature acquatiche moderate (superiori ai 18°C circa). Le temperature eccessivamente basse, inferiori ai 4°C, sono letali per questa specie.
Nonostante, come abbiamo detto, si tratta di un pesce di mare, l’orata resiste bene agli sbalzi di salinità, il che rende possibile trovarle anche nelle acque salmastre vicino alle foci dei fiumi (e sono inoltre capaci di risalire il fiume per qualche metro). Adesso sveliamo quanto può vivere un’orata.
Quanto vive un’orata?
Abbiamo visto dove trovare l’orata, ma quanti anni dura la sua vita? Non detiene il record di pesce che vive più a lungo ma è comunque una specie abbastanza longeva.
L’orata è un pesce che vive in media fino a 11 anni, ma sono stati registrati anche esemplari con più di 20 anni d’età! Trascorre il suo tempo nuotando, esplorando l’ambiente in cerca di cibo e riposa la notte.
Le orate nascono maschio e dopo due anni alcune invertono il sesso. Possono raggiungere la taglia di 70 cm e i 6-7 kg di peso ma vengono raccolte quando raggiungono i 400-500 grammi.
Caratteristiche nutrizionali dell’orata
L’orata ha un alto contenuto di acidi grassi omega 3, oltre a proteine, vitamine e sali minerali (in particolare calcio, fosforo, iodio e ferro).
Scopri nel dettaglio i suoi valori nutrizionali.
Pescare le orate: tecniche e periodi propizi
In quanto l’orata tende a prediligere le temperature moderate ed a migrare ogni qualvolta queste calino al di sotto die 16/18°C, il momento migliore per la pesca dell’orata è l’estate, in particolare giugno e luglio (dato che nel mese di agosto le orate sono spesso disturbate da numerose imbarcazioni e bagnanti). La fascia oraria migliore va dall’alba alle sette del mattino ed al calar del sole, ma è possibile pescare le orate anche a metà giornata.
Settembre e ottobre sono invece i mesi consigliati per la pesca a fondo dalla riva. In particolare, ad ottobre ha inizio la stagione riproduttiva delle orate che, bisognose di proteine, saranno meno differenti rispetto alle esche.
Per quanto riguarda le tecniche di pesca, sono molto diffuse il surfcasting e la pesca a fondo, nonché la tecnica del beach ledgering, perfetta per i principianti.
Le esche più adatte all’orata sono il bigattino, il gambero vivo o misture casalinghe, come ad esempio la pastura. Ecco come la si può preparare:
Come preparare la pastura
Ingredienti:
- Farina 3 cucchiaini
- Uovo 1
- Latte q.b.
- Parmigiano 2 cucchiaini
- Olio q.b.
- Aglio 1 spicchio
- Acciughe (o alici) 3 o 4
Procedimento:
- In un contenitore versate circa 3 cucchiai di farina ed un uovo; sbattete aiutandovi con una forchetta finché non raggiungerà una consistenza impastosa. Aiutatevi anche con le mani, in modo da compattare bene il miscuglio.
- Versate un filo di latte e continuate a mescolare (possibilmente con le mani, o in alternativa con una posata).
- Aggiungete circa 2 cucchiaini di parmigiano grattugiato e un filo di olio extravergine di oliva. Poi, come per gli altri passaggi, continaute a lavorare l’impasto, in modo che risulti un impasto omogeneo (la consistenza dovrebbe risultare abbastanza densa).
- Prendete uno spicchio d’aglio, sbucciatelo, tritatelo e versatelo nel contenitore. Mischiate per bene.
- Infine, prendete 3 o 4 acciughe (o alici), tagliatele finemente e aggiungetele al tutto.
- Mettete la pastura in frigo per 5 o 10 minuto, finché non raggiunga una consistenza dura che vi permetta di modellarne la forma ed utilizzare la pastura come esca.
Ricetta: orata al cartoccio con patate e pomodorini
L’orata è un pesce molto versatile: può essere consumata cruda, ai ferri, al vapore o al forno. Qui vi proponiamo la cottura al forno, con la classica e instancabile ricetta dell’orata al cartoccio con patate e pomodorini.
Ingredienti per 2 persone
- Orata Aqua da circa 300g 2
- Pomodori datterini 200g
- Patate medio/grandi 2
- Aglio 1 spicchio
- Cipolla 2
- Olio extravergine di oliva 3 cucchiai
- Sale q.b.
- Rosmarino q.b.
Procedimento
Per prima cosa dovete pulire bene le orate (evisceratele e tagliate via pinne, coda e squame). Passatele bene sotto l’acqua corrente in modo da eliminare ogni impurità.
Tagliate finemente la cipolla, l’aglio e il rosmarino. Poi versate il tutto in una ciotola, insieme a 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale fine. Mescolate e lasciate insaporire.
Lavate i pomodorini e tagliateli in 2; tagliate le patate a rondelle (dopo averle ben lavate e pelate).
Prendete due fogli di carta da forno (o, in alternativa, due fogli di alluminio) e adagiate un pesce sopra ogni foglio. Inserite nella pancia del pesce (nel buco da cui avete tolto le viscere) l’olio e gli aromi che avete precedentemente preparato nella ciotola, insieme a qualche fetta di pomodi datterini.
Mettete le rondelle di patate sopra ogni orata, insiemeagli avanzi di pomodorini, e aggiungetevi anche un po’ di avanzo del’olio aromatizzato, in modo insaporire ulteriormente il pesce.
Chiudete il cartoccio a caramella e cuocete per circa tre quarti d’ora a 180°C (ricordatevi di girare il cartoccio a metà cottura).
Ora non vi resta che servire e godervi la vostra orata al cartoccio con patate e pomodorini.