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Le conseguenze dell’inquinamento luminoso sui mari

Cos'è l'inquinamento luminoso, effetti sulla vita marina

L’inquinamento luminoso è un fenomeno sempre più persistente nelle aree urbanizzate E sta iniziando a destare attenzione a livello globale. Si tratta di una forma insidiosa di alterazione ambientale sottovalutata che si infiltra negli ecosistemi marini.

La luce artificiale in ambiente costiero e in mare aperto inizia a essere una vera e propria minaccia alla vita marina, alterando ritmi biologici, comportamenti cruciali e il delicato equilibrio degli habitat oceanici.

Capire le conseguenze di questa forma di inquinamento è importante per preservare la biodiversità e la funzionalità dei nostri mari.

Scopriamo più nel dettaglio che cos’è l’inquinamento luminoso e i suoi effetti negativi sulla vita acquatica.

Che cos’è l’inquinamento luminoso?

Quando cala il sole le luci artificiali creano un effetto romantico e piacevole nelle città e nei borghi, ma avete mai pensato a che prezzo paghiamo questo spettacolo?

L’inquinamento luminoso fa parte dei fattori che minano la salute del nostro pianeta, diventando la causa principale di innumerevoli problemi. La presenza di luci artificiali, anche quando non è necessaria, è questo l’inquinamento luminoso! Da quanto tempo nella vostra città non riuscite più ad ammirare le stelle, ma solo una fitta cappa composta da luce artificiale?

Le cause dell’inquinamento luminoso

A causare l’inquinamento luminoso sono vari fattori:

  • cambiamenti nelle tecnologie di illuminazione;
  • ricerca di maggiore sicurezza nelle grandi città;
  • impianti non in regola.

Le lampade LED hanno contribuito intensamente a questo tipo di inquinamento, poiché consumando meno ed emettendo una luce più intensa, aumentano l’impatto ambientale. Inoltre, uno spazio illuminato è ritenuto più sicuro, pulito e curato.

Le conseguenze dell’inquinamento luminoso

L’uso eccessivo di luci artificiali nelle città e fuori ha un impatto negativo primario sulla varietà di vita naturale a livello globale.

Per gli uccelli migratori, per esempio, questo fenomeno si rivela essere un vero e proprio problema, considerato che queste specie si orientano a seconda della disposizione delle stelle nella volta celeste, ormai invisibili per via delle forte luce che non permette di vedere il cielo stellato.

Un ulteriore problema poi, è che gli animali basano la loro vita sulla presenza o meno di luce, per cui in prossimità dei centri abitati tendono a non dormire o a dedicare attenzione alle attività diurne senza sosta.

Anche le creature marine ne soffrono: pensate che oltre il 3% delle acque costiere globali supera le soglie di luminosità stabilite dagli studiosi e che questa luce eccessiva attira i pesci e altri organismi anche fino ai 20 metri di profondità. Esattamente come accade nella Terra, l’inquinamento luminoso altera le fasi vitali dei pesci, limitando la migrazione, la riproduzione e l’alimentazione.

Un processo simile altera la catena alimentare e crea situazioni anomale.

Quali sono le aree più colpite dall’inquinamento luminoso?

L’inquinamento luminoso è in forte crescita, tanto che l’80% della popolazione mondiale ne è colpita, l’Europa Occidentale in primis, a seguire Scozia, Scandinavia, Svezia, Norvegia, Spagna e Austria. Solo coloro che vivono in India e Germania possono ancora scorgere la Via Lattea, cosa impossibile per chi vive in Arabia Saudita e Corea del Sud.

Come ridurre l’inquinamento luminoso nei mari?

Ridurre l’inquinamento luminoso nei mari è un imperativo per la salvaguardia dei nostri ecosistemi marini. Attraverso l’adozione di tecnologie di illuminazione intelligenti e a basso impatto, una pianificazione costiera responsabile che limiti l’illuminazione non necessaria e la sensibilizzazione del pubblico sull’importanza del buio naturale, possiamo mitigare gli effetti negativi della luce artificiale sulla fauna e la flora marina.

Inoltre, orientare correttamente l’illuminazione stradale dirigendo la luce laddove occorre, è un ottimo modo per ridurre l’intensità di questo fenomeno.

Ognuno di noi può fare la propria parte nella sfera domestica:

  • utilizzare luci basse per evitare la dispersione verso l’alto;
  • installare sensori di movimento per spegnere automaticamente le luci quando non vi è bisogno;
  • spegnere le luci negli edifici, soprattutto nelle ore notturne;
  • preferire LED a bassa temperatura.

Queste azioni non solo riducono l’inquinamento luminoso, ma migliorano la vita delle creature che vivono nei nostri mari, la salute umana e preservano l’ambiente.

Il pesce vive meglio, secondo un ciclo più vicino a quello naturale, non è un caso se Aqua De Mâ ha un disciplinare di produzione approvato dalla Regione Liguria e da Legambiente Liguria.