Le pinne sono una delle caratteristiche grazie alle quali è possibile distinguere le varie specie di pesci dalle altre specie acquatiche.
Queste giocano un ruolo importante nell’adattamento agli ambienti acquatici e sono il risultato di milioni di anni di evoluzione, non a caso ne troviamo di varie forme e funzioni, ognuna studiata per soddisfare diverse necessità di sopravvivenza.
Ma cerchiamo di capire meglio a cosa servono le pinne dei pesci in questo approfondimento.
Cosa sono le pinne dei pesci?
Le pinne fanno parte dello scheletro appendicolare e, insieme all’ondulazione del corpo, sono responsabili della propulsione e stabilità dei pesci. Composte da raggi ossei rigidi, detti spine, o da raggi cartilaginosi articolati, noti come raggi molli, e da una membrana che li collega.
Le tipologie di pinne dei pesci
Come accennato in precedenza, di pinne ne esistono di tante varietà, forme e colori, ciascuna con uno scopo unico. Dalla pinna dorsale a quella ventrale, ogni tipologia svolge un ruolo unico nella sopravvivenza del pesce.
Vediamole una a una:
- pinna dorsale: stabilizza e aiuta nei cambiamenti di direzione rapidi. In certe specie può anche contenere spine velenose che fungono da difesa;
- pinna anale: anche questa svolge il medesimo ruolo di quella precedente, ma si trova nella parte ventrale del pesce. Grazie a questa il pesce si mantiene in equilibrio;
- pinna caudale: permette il movimento e la sua forma varia in base alla specie. Per tale motivo può essere eterocerca (Asimmetrica), protocerca (senza lobi distinti) od omocerca (simmetrica);
- pinne pettorali: si trovano ai lati del corpo e hanno la funzione di stabilizzare il pesce durante il nuoto, ma possono essere utilizzate anche per il volo planato nei pesci volanti o per il camminamento, capacità di cui sono dotate solo certe specie.
- pinne ventrali o pelviche: posizionate più indietro rispetto alle pinne pettorali, stabilizzano il pesce durante il movimento e possono avere adattamenti, come dischi adesivi nei gobidi o l’utilizzo no nel volo planato.
A cosa servono le pinne dei pesci
Le pinne, quindi, non sono altro che organi grazie ai quali i pesci, e altre specie acquatiche, possono muoversi nell’acqua.
La loro funzione è simile a quella degli arti terrestri di cui gli animali si avvalgono per spostarsi sulla terraferma. Ogni tipologia di pinna ricopre un ruolo specifico, e le diverse forme e strutture sono il risultato di milioni di anni di adattamento evolutivo.
I pesci le usano per nuotare e spostarsi agevolmente e rapidamente in acqua, non a caso, sono costituite da pelle e raggi ossei e sono ben collegate ai muscoli che consentono il movimento.
Ma ci sono specie dotate di pinne flessibili, mentre altre che le possiedono rigide o spinate. Questa differenziazione permette di classificare facilmente i pesci, poiché il numero, la disposizione e la struttura delle pinne, dipendono dalla specie.
Le pinne, oltre a mantenere in equilibrio il pesce, vengono utilizzate anche a scopo difensivo o per svolgere altre funzioni, come favorire la riproduzione e fungere da esca per attrarre prede.
Comprendere la struttura del corpo di un pesce e il ruolo delle sue pinne è essenziale per apprezzare la complessità e l’adattamento evolutivo di queste creature acquatiche, ma soprattutto per proteggere gli ecosistemi marini dove queste creature vivono. Per questo motivo le orate e i branzini Aqua De Mâ crescono in un ambiente sano e in condizioni più vicine a quelle di natura!